Sprocket + Fuji Sensia 100

Ok finalmente ho cominciato (ma non ancora finito...) con l'infausto lavoro delle scansioni quindi preparatevi perchè da oggi in poi, un pò alla volta, pubblicherò tutte le mie gioie analogiche e i primi esperimenti con le nuove lomo! Come sono feliceeeeee!! Vi farò venire la nausea, già lo so, con Miami, Miami e ancora Miami, spiagge assolate e palme che con questo freddo non ci azzeccano un tubo ma comunque voglio dividere tutti i post con i miei vari abbinamenti macchina e pellicola.

Cominciamo con una macchina che volevo da tanto... sono andata anche ad ammirarla a Milano al per decidere meglio sul colore, ma alla fine ha vinto la versione superpop arancione! Devo dire che sono super soddisfatta della scelta perchè è un vero spettacolo! I dubbio iniziale era se prendere il dorso per 35 mm per la Diana oppure la Sprocket ma alla fine ha vinto quest'ultima perchè credo che l'effetto panorama con i rockets sia unico. Han scusate, do sempre per scontato che chi legge il blog, sia già superferratissimo sull'argomento lomo, foto etc, dopotutto parlo sopratutto di questo, ma per chi non lo sapesse gli SPROCKETS sono i piccoli buchini sopra e sotto la parte di esposizione della pellicola 35 mm (nel 120 non ci sono!) che si usano per avvolgere il film. Questi geniacci lomografi hanno ben pensato che non si butta via niente e hanno creato una fotocamera ad hok per fotografie con buchini compresi!!
Ho già tentato un esperimento con la Diana per ottenerli ma i risultati sono stati scarsini.. per questo ora sono felicissima di queste foto!

Per quanto riguarda la pellicola, sono riuscita a trovare da un fotografo questo fantastico rullino il FUJI SENSIA 100 asa, una pellicola che originariamente nasce per le diapositive ma se si sviluppa in C-41 (x process) ci regala queste stupende e magiche tonalità sul rosa, lilla. Era da molto che volevo provarla e credo che dopo questi rullini ne prenderò una fornitura annuale perchè la adorooo!!! Inoltre credo che per la location Miami dia il giusto sapore, l'atmosfera che si respira in quei luoghi.

Ho scattato molte più foto in digitale ma se dovessi descrivere l'emozione che mi ha dato visitare quella città userei una foto di queste. L'analogico, la bassa definizione, l'effetto casuale danno quell'alone di mistero, un'atmosfera sognante che mi lascia sempre senza fiato, perfino quando mi osservo nei ritratti mi trovo più "reale" in una foto analogica.
Credo che queste immagini filtrino perfettamente il mondo così come lo vedo io. E' per questo che le amo così tanto.